In questo nuovo articolo parliamo di “Social Commerce”.
Partiamo dalla base, dando la definizione: Il Social Commerce consiste nella possibilità di acquistare direttamente all’interno di un social network, anziché sull’e-commerce.
L’utente può selezionare l’articolo desiderato e concludere l’acquisto in modo semplice e veloce, rimanendo all’interno della piattaforma social.
Allo stesso tempo, grazie al Social Commerce, l’utente ha la possibilità di condividere facilmente e immediatamente, con la propria rete di contatti online, l’acquisto appena effettuato.
Tra l’altro, a marzo 2022 si è aggiunto anche Twitter alla lista di social che offrono questa possibilità.

Sicuramente non possiamo ignorare l’impatto che hanno i social network sulle persone, in particolare per il tempo trascorso. Secondo i dati di We Are Social infatti, le persone passano mediamente quasi due ore al giorno sui social network.
Dunque, il ragionamento che tendenzialmente si rischia di fare è di questo tipo:
“Siccome le persone trascorrono due ore al giorno sui social, allora è ovvio che devo sfruttare i social per vendere i miei prodotti”.
Giusto?
A livello logico sembrerebbe filare tutto liscio però…
Sì, c’è un però. Bisogna sempre andare a fondo delle cose e interrogarsi su tutte le sfaccettature, in qualunque ambito. La domanda da porsi in questo caso è: “Perché le persone passano due ore al giorno sui social?”.
Solamente porsi questa domanda cambia completamente le carte in tavola. Le persone che stanno scrollando i social, nella maggior parte dei casi lo stanno facendo in modo distratto e con un solo scopo: cercare intrattenimento!
Ciò significa che se una persona è su una piattaforma alla ricerca di intrattenimento, non puoi provare a vendergli nulla?
No, la situazione non è così estrema. Ma sicuramente bisogna tenere conto di questo dettaglio.
Le persone sono sui social per trovare delle fonti di svago.

Dunque: il Social Commerce può essere uno strumento importante, a patto che venga inserito in una strategia di marketing completa, più ampia e studiata a tavolino.
Vantaggi del Social Commerce
Il primo vantaggio è sicuramente la vastità del pubblico:
– Facebook: 3 miliardi di iscritti – Instagram: 2 miliardi
– TikTok: 1 miliardo
– Twitter: 1,3 miliardi
Una massa critica enorme è presente sui social, su questo non c’è dubbio.
Il secondo vantaggio è sicuramente la predisposizione all’acquisto impulsivo. Come Instagram stesso racconta sul proprio blog, il Social Commerce è “un’esperienza di shopping fluido” per il cliente finale, che potrebbe concludere in pochi secondi un acquisto, il tutto all’interno dell’App.
Un altro vantaggio non indifferente è la possibilità di trarre il massimo da eventuali collaborazioni con Influencer o Brand Ambassador.

In altre parole, se una persona può acquistare direttamente nell’App del social network, l’attività di influencing marketing può diventare più efficace e anche più misurabile.
A patto che, attenzione, si scelga con i giusti criteri la persona con cui collaborare. Ripassiamo insieme le tre domande fondamentali da porsi, per non commettere errori nella scelta di una collaborazione:
1- Il suo pubblico è reale?
È importante verificare che le persone che seguono l’influencer siano realmente esistenti (non profili falsi o comprati)
2- Il pubblico rientra nella nicchia che interessa al mio e-commerce?
Chiaramente è meglio raggiungere 10mila persone appassionate del prodotto che vendi, piuttosto che raggiungerne 50mila “generiche”.
Sì, potrebbe sembrare un concetto ovvio… Ma intanto abbiamo assistito, diverse volte, a imprenditori e-commerce che hanno creato collaborazioni, anche a pagamento, ottenendo come unico risultato una manciata di visualizzazioni, senza possibilità di ritorno economico
3- Il pubblico che segue questa persona, perchè la segue?
Sembra una domanda banale, ma è importante verificarlo: i suoi follower lo/la seguono solo perché l’occhio vuole la sua parte, o perché sono realmente interessati a quello che ha da dire?
“Svantaggi” del Social Commerce
Sicuramente è un errore pensare di poter usare il Social Commerce per evitare di lavorare sul proprio e-commerce.
Il Social Commerce può essere una freccia che va ad aggiungersi alla faretra, ma da solo non può sostenere tutta l’attività di vendita online.
Soprattutto per la puntualizzazione fatta all’inizio dell’articolo: le persone non sono sui social per comprare, ma per trovare intrattenimento.
A tal proposito, i social possono essere un ottimo strumento di re-marketing, per andare a inseguire chi ha già visitato in precedenza il tuo shop. Ovviamente può accadere che una persona che conosce il tuo prodotto o la tua azienda, per la prima volta, su un social network compri subito: ma questa non è la regola, bensì un’eccezione.
In secondo luogo, ci sono alcuni prodotti che purtroppo non possono essere venduti direttamente sui social, almeno fino a oggi. Un esempio sono gli alcolici e alcuni tipi di integratori, oltre alla CBD e ai farmaci.
In terzo luogo, a differenza di un e-commerce di proprietà, non puoi offrire un’esperienza di navigazione all’avanguardia. L’utente non ha la possibilità di utilizzare i filtri o la barra di ricerca e non puoi strutturare delle offerte con, per esempio, dei bundle di prodotti.

Infine, un aspetto che non possiamo tralasciare: la visibilità. Il gioco dei social network è molto semplice e lo conosciamo tutti: quando la piattaforma è agli albori, concede moltissima visibilità gratuita agli utenti e alle aziende.
Dopodiché, più il social network si popola, più questa visibilità gratuita cala. E, chiaramente, per raggiungere più persone c’è bisogno di un budget pubblicitario.
Potrebbe non essere saggio, all’interno della propria strategia di marketing, destinare quel budget per portare traffico su una piattaforma esterna, e non sul proprio e-commerce.
Bene, per questo articolo dedicato al Social Commerce è tutto!
Ora hai le linee guida generali per valutare, in totale consapevolezza, se integrarlo nella tua strategia di marketing.
Ricordati sempre che, per il successo di un e-commerce, uno degli elementi più decisivi è tutto ciò che avviene dopo il check out.
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Ci vediamo al prossimo articolo!