Gestione e-commerce: ecco come risparmiare sui costi di magazzino (e trasformare i costi fissi in costi variabili)

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Nei bilanci di qualunque e-commerce, una voce costo molto importante è quella relativa alla gestione del magazzino.

Se la tua è una realtà e-commerce già strutturata e in crescita, sei perfettamente consapevole di quanto sia oneroso e impegnativo gestire la logistica nel modo corretto.

Se invece hai una realtà in start-up e hai l’ambizione di scalare il tuo business e ingrandirti, prima o poi arriverà il momento di strutturare un vero e proprio impianto logistico. Anzi, da questo punto di vista ti diamo un suggerimento che può cambiarti completamente la prospettiva e la redditività: non aspettare di essere con l’acqua alla gola per fare questo passo.

Questo, purtroppo, è uno degli errori più comuni nel mondo degli e-commerce: tantissimi imprenditori hanno iniziato gestendo in autonomia le spedizioni e utilizzando una stanza della propria casa, o un garage, come magazzino “alla buona”.

Per poi ritrovarsi il sistema completamente ingolfato, nel momento in cui inizia la crescita vera. Ma anche solamente durante i picchi di lavoro, come il Natale o il Cyber Monday.

Dunque, inizia subito a cercare la soluzione migliore per la logistica, senza aspettare il momento in cui diventerà una vera e propria urgenza, che ti farà andare in affanno.

Ok, fatta questa doverosa premessa, possiamo entrare nel vivo dell’argomento di oggi. In questo articolo ti aiuteremo a capire come limare il più possibile i costi di magazzino, in modo tale da aumentare i margini. Ovviamente, parleremo di un’ottimizzazione dei costi che non vada a condizionare la qualità del servizio per il cliente finale.

Questo non deve mai accadere: basta un piccolo errore nell’imballaggio o nella consegna del prodotto per far scappare il cliente a gambe levate.

Nel precedente articolo sul nostro blog, in cui abbiamo parlato dei criteri per scegliere il corriere, abbiamo visto come le aspettative del cliente finale e gli standard di qualità si siano vertiginosamente alzati, soprattutto da inizio 2020 in avanti. Dunque, nessun imprenditore e-commerce al mondo può permettersi di abbassare il livello di esperienza d’acquisto. Questo è molto importante: tienilo bene a mente.

Ma torniamo a noi: inizieremo con un elenco degli effettivi costi fissi di un magazzino, per poi darti due strategie per limarli. L’elenco dei costi può sembrare una cosa superflua, sì… Ma ti assicuriamo che abbiamo conosciuto diverse realtà in cui l’imprenditore non era a conoscenza di tutti i costi che incidevano sulla gestione del magazzino.

Procediamo punto per punto:

  1. Utenze: luce, aria condizionata, riscaldamento
  2. Tassa di proprietà e assicurazioni (se l’immobile è tuo)
  3. Affitto (se l’immobile non è di tua proprietà)
  4. Costi legati alla sicurezza (antifurto, impianto di allarme)
  5. Acquisto e manutenzione del software di gestione del magazzino (il WMS, Warehouse Management System): non è concepibile avere un magazzino e-commerce senza un software di questo tipo, sarebbe come guidare con una benda sugli occhi
  6. Costi di elaborazione degli ordini
  7. Costo del personale
  8. Formazione e corsi di aggiornamento per il personale
  9. Attrezzatura e abbigliamento tecnico
  10. Macchinari (il muletto, il transpallet ecc…)
  11. Costi di trasporto e spedizione
  12. Costi di ammortamento o locazione
  13. Oneri amministrativi
  14. Sprechi e scarti
  15. Controllo delle scorte
  16. Deprezzamento della merce: alcuni articoli possono perdere valore nel periodo in cui sono messi a magazzino
  17. Rottura di stock, ovvero l’esaurimento di un articolo causato da una cattiva gestione delle scorte
  18. “Shrinkage”: è la perdita di prodotti tra il momento dell’acquisto (scorte registrate) e il momento della vendita (scorte reali)
  19. Pulizia e manutenzione ordinaria
 

Ecco: questa è una bella carrellata dei costi fissi che, in ogni caso e comunque vada, devi sostenere per il magazzino.

Ovviamente, la strategia immortale per risparmiare sui costi fissi consiste nel concordare con il fornitore un prezzo più basso, o andare alla ricerca di un fornitore più a buon mercato. Da questo punto di vista non è necessario aggiungere altro: è una dinamica che fa parte dei compiti dell’imprenditore o, per chi è più strutturato, dall’ufficio acquisti.

È chiaro che questo non vale per alcune voci costo, come il deprezzamento della merce, gli oneri amministrativi o il controllo delle scorte.

Vediamo quindi la prima strategia che ti suggeriamo per risparmiare sui costi fissi di magazzino: ottimizzare tramite l’utilizzo della tecnologia.

La questione è molto semplice: anche se aumenti il tuo potere contrattuale e riesci a limare al massimo le tariffe, ci sarà sempre un limite massimo a cui puoi arrivare.

Ed è qui che entra in gioco l’ottimizzazione dei costi: anziché continuare a cercare di limare il costo in sé, puoi risparmiare “indirettamente”. Tramite la raccolta e l’analisi dei dati riguardanti il lavoro all’interno del magazzino, puoi capire quali sono le aree in cui puoi migliorare e in cui puoi risparmiare non solo soldi, ma anche tempo.

Già: fino adesso ci siamo concentrati solamente sull’aspetto finanziario. Ma sarebbe sbagliato sottovalutare l’impatto economico del tempo. Se riesci a trovare la soluzione per ottimizzare i processi risparmiando sempre più tempo, fai un assist alla produttività e alla redditività totale del tuo business.

Grazie a un software apposito (il WMS, di cui abbiamo parlato nel punto 5) riuscirai a organizzare in modo più efficiente i processi all’interno del magazzino, per ottenere questo risultato.

Grazie al WMS otterrai diversi benefici:

  • Ottimizzazione dei tempi di movimentazione delle merci
  • Riduzione dei tempi di evasione degli ordini
  • Razionalizzazione degli spazi: avrai la certezza di disporre sempre gli articoli nel modo più intelligente, senza avere la preoccupazione di dimenticarti dove la merce è stata stoccata
  • Ubicazione precisa della merce in ogni momento (in questo modo, faciliti anche il lavoro del personale di magazzino)
  • Alto livello di automazione, che consente al personale di fare meno sforzi fisici
  • Una panoramica dei dati e delle statistiche, aggiornate sempre in tempo reale, sull’andamento del magazzino
  • Disponibilità in tempo reale dei dati di giacenza
  • Drastica riduzione del margine di errore
 

Sì, il WMS è uno strumento davvero formidabile. C’è però da aggiungere un tassello importante, che potrebbe essere una nota dolente per molti: non si tratta di un investimento a basso prezzo.

E questo non vale solo per gli e-commerce con pochi anni di storia, ma anche per le aziende con più storicità e più risorse a disposizione.

Come range di prezzo, parliamo infatti di almeno 30mila euro solo per il costo del software (considerando un software basico). In più bisogna considerare:

  • Il costo della personalizzazione
  • L’hardware
  • La formazione al personale
  • L’aggiornamento del software e la manutenzione dello stesso
 

Tendenzialmente parliamo di un investimento complessivo che, accontentandosi degli standard minimi e inserendo poca personalizzazione, supera i 100mila euro. In più, ci sono sempre da considerare i tempi di implementazione, che possono essere piuttosto lunghi.

Ne vale la pena dal punto di vista dei risultati che puoi ottenere con questo strumento? Certo che sì, sempre!

Ne vale la pena dal punto di vista economico? Molto spesso no.

Per tutti i casi in cui non ne vale la pena, esiste la seconda strategia per risparmiare sui costi: eliminare completamente il magazzino.

No, attenzione: non ti stiamo dicendo di tornare a far magazzino in garage o nella stanza degli ospiti.

Ci riferiamo a una soluzione che, nella maggior parte dei casi, è quella vincente e contribuisce non solo a farti risparmiare soldi, ma anche a liberarti moltissimo tempo e moltissime energie mentali, che potrai investire per la crescita di tutto il business.

Questa soluzione si chiama “Terziarizzare la logistica”: in altre parole, anziché strutturare il tuo magazzino e sostenere tutte le voci costo di cui abbiamo parlato nella prima parte di questo articolo (e investire di tasca tua nel WMS), deleghi interamente questo aspetto a un’azienda terza che si occupa di logistica per e-commerce.

In questo modo, elimini tutte le preoccupazioni legate alla realizzazione e alla gestione del magazzino, trasformando, a tutti gli effetti, i costi fissi in costi variabili.

Infatti, non avrai le varie spese ricorrenti legate agli affitti, agli stipendi, alle utenze, alla manutenzione, ma delle spese variabili in base alla merce stoccata in magazzino.

Fai molta attenzione però ai criteri con cui scegliere l’azienda a cui terziarizzare la logistica. Ti diamo tre linee guida “salva-vita”:

  • Scegli un’azienda specializzata nella logistica per e-commerce (la logistica “tradizionale” e la logistica e-commerce sono profondamente diverse)
  • Per quanto ci sia un luogo comune secondo cui “l’e-commerce è una cosa da giovani”, affidati a un’azienda con qualche decina di anni di esperienza. La storicità dell’azienda a cui dai in outsourcing la tua logistica è un fattore decisivo
  • Verifica che l’azienda ti offra un supporto in tempi rapidi, che non ti lasci mai a piedi in caso di intoppi o problemi. Tutto rigorosamente in lingua italiana e senza call center all’estero (con tutto il dovuto rispetto)
 

Log Solution si rivolge agli imprenditori e-commerce esattamente con questi presupposti, con l’obiettivi di diventare il partner con cui crescere e scalare, senza che la logistica diventi il “Collo di bottiglia”.

Se non conosci ancora la nostra soluzione, clicca qui per scoprire i casi studio degli imprenditori che si sono affidati a noi, o segui questo link -> https://logsolution.eu/casi-studio/

Ci vediamo al prossimo articolo!

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